Il Secondo Pilastro di Basilea e la sfida del capitale economico


 

a cura di: Andrea Resti

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2008
Pagine
450
ISBN
978-88-449-0380-0
Disponibilità
Disponibile
Prezzo di copertina€ 38,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 36,10
IVA assolta dall'editore

Presentazione

La recente introduzione nell'operatività bancaria della normativa di Basilea 2 ha messo in risalto l'estrema attualità e i contenuti profondamente innovativi della normativa nota come 'Secondo Pilastro', che disciplina il processo di controllo prudenziale, di valutazione e di autovalutazione dei rischi, con particolare attenzione verso quelli di concentrazione, di tasso e di liquidità, non regolati nel Primo Pilastro. La sua corretta implementazione, oltre a garantire alle banche una gestione più mirata del proprio patrimonio, consente anche di accrescere la razionalità delle decisioni aziendali in un'area, quella del governo del rischio e del valore, particolarmente vitale e strategica sia per gli azionisti che per le Autorità di vigilanza.

Il volume esamina alcune delle componenti primarie del processo di pianificazione patrimoniale, quali la determinazione e l'allocazione del capitale economico, concentrandosi ora sull'inquadramento normativo, ora sull'approfondimento delle metodologie di calcolo, ora sull'illustrazione degli aspetti di natura più propriamente strategica, gestionale e organizzativa. Ai diversi capitoli fanno seguito alcuni sintetici e incisivi Approfondimenti, a cura di esperti impegnati nell'implementazione della normativa sul Secondo Pilastro. Ne emerge una trattazione di tipo corale che agli esiti delle riflessioni accademiche affianca la concreta esperienza operativa delle banche, l'apporto di esperienze e di professionalità diversificate da parte delle associazioni di categoria e delle società di consulenza, la particolare ottica dei supervisori chiamati a emanare le norme e, allo stesso tempo, a valutare la compatibilità con gli obiettivi prudenziali delle metodologie e dei processi adottati dai soggetti vigilati.

1. Introduzione
1.1 Premessa
1.2 Origini e principi ispiratori del Secondo Pilastro
1.3 Obiettivi e strumenti del Secondo Pilastro
1.4 La posta in gioco e i riflessi sulla gestione
1.5 La best practice internazionale e il contesto italiano
1.6 Struttura e contenuti del volume
Bibliografia
2. Il Secondo Pilastro tra l'Accordo di Basilea, le direttive comunitarie e le regole prudenziali italiane
2.1 Il Secondo Pilastro: innovazione o continuità?
2.2 Il processo di controllo prudenziale nell'impostazione di Basilea e dell'Unione europea
2.3 Il recepimento nazionale: le Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche
2.4 La valutazione aziendale dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP)
2.5 Il processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) e il confronto con le banche
Bibliografia
Approfondimento 1 ' Il coordinamento internazionale dell'attività di supervisione sul Secondo Pilastro
1. La domanda di coordinamento europeo e internazionale
2. La cooperazione internazionale ed europea: il lavoro del CEBS
2.1 Le linee guida (GL03)
2.2 I meccanismi operativi per la convergenza
3. Le sfide aperte
Bibliografia
Approfondimento 2 ' Lo stress testing di Primo e Secondo Pilastro
1. Premessa
2. Lo stress testing nel Secondo Pilastro
3. Lo stress testing nel Primo Pilastro
4. Lo stress testing nel dibattito internazionale
4.1 Il contributo del CGFS
4.2 L'approccio della FSA
4.3 Le linee guida del CEBS
Bibliografia
3. Il rischio di concentrazione sul portafoglio crediti
3.1 Introduzione
3.2 I principali limiti nel trattamento del rischio di credito all'interno del Primo Pilastro
3.3 Il trattamento del rischio di concentrazione: un modello multifattoriale a granularità finita
3.4 La stima delle asset correlation per un modello multifattoriale
3.4.1 Le principali metodologie di stima delle asset correlation
3.4.2 Dalle asset correlation ai valori di r e F
3.5 La calibrazione delle asset correlation regolamentari
3.6 Conclusioni
Bibliografia
Approfondimento 3 ' La rilevanza gestionale del rischio di concentrazione
Approfondimento 4 ' Il rischio di concentrazione: l'esperienza di Intesa Sanpaolo
1. Il rischio di concentrazione: definizione e natura
2. Modello di portafoglio e misure di rischio: l'esperienza di Intesa Sanpaolo
3. Rischio di concentrazione e Active Credit Portfolio Management
4. L'ACPM e la struttura organizzativa delle banche
5. Origination e concentrazione: l'utilità di un sistema di limiti
6. Conclusioni
Approfondimento 5 ' La selezione dei fattori di rischio: criteri per la mappatura dei cluster geo-settoriali
1. Alcuni criteri generali di aggregazione
2. Una proposta metodologica e un'applicazione al caso italiano
2.1 Accorpamento per aree geografiche
2.2 Accorpamento per branche di attività economica
2.3 Ulteriore accorpamento sui cluster geo-settoriali
3. Conclusioni
Approfondimento 6 ' Il rischio di concentrazione: evidenze empiriche per le banche italiane
1. La concentrazione e le determinanti di rischio dei portafogli creditizi
2. Concentrazione e dipendenze congiunte nei fenomeni di default
Bibliografia
Approfondimento 7 ' Active Credit Portfolio Management: l'approccio di UniCredit Group
1. La recente crisi dei mercati finanziari e il Credit Cycle Management
2. Modelli organizzativi: la scelta di UniCredit Group in tema di Credit Treasury
3. Metodologie di pricing risk adjusted per il rischio di credito relativamente a portafogli liquidi e a portafogli illiquidi
4. Principali tipologie di operazioni di trasferimento del rischio di credito sul mercato
5. Operazioni di trasferimento del rischio eseguite nel recente passato
6. Le aspettative sul mercato del credito strutturato nel 2008
Bibliografia
4. Il rischio di interesse nel banking book
4.1 Introduzione
4.2 Il modello del repricing gap
4.2.1 Il concetto di gap
4.2.2 Il maturity-adjusted gap
4.2.3 Gap marginali e cumulati
4.2.4 I limiti del modello del repricing gap
4.2.5 Gap standardizzati
4.2.6 Il trattamento delle poste a vista
4.2.7 L'interazione di prezzi e quantità
4.3 Il modello del duration gap
4.3.1 La stima del duration gap
4.3.2 I problemi del modello del duration gap
4.4 Il modello del clumping
4.4.1 L'utilizzo della term structure e gli obiettivi del modello
4.4.2 Il mapping dei flussi di cassa
4.4.3 Il clumping basato sulla price volatility
4.5 Il trattamento del rischio di interesse nel Secondo Pilastro
4.5.1 Il metodo del Comitato di Basilea
4.5.2 Le disposizioni della Banca d'Italia
4.6 Conclusioni
Bibliografia
Approfondimento 8 ' Trattamento delle poste a vista: implicazioni per il rischio di tasso e il rischio di liquidità
1. Introduzione
2. La rappresentazione delle poste a vista. L'approccio seguito da Intesa Sanpaolo
3. La stabilità dei volumi di raccolta e la posizione di liquidità
4. Impatti delle ipotesi comportamentali sulla gestione del rischio di tasso e di liquidità
5. Il rischio di liquidità
5.1 Introduzione e definizioni
5.2 Market liquidity risk
5.2.1 Il VaR aggiustato per il rischio di liquidità
5.2.2 Fattori comuni nella liquidità degli strumenti finanziari
5.3 Funding liquidity risk
5.3.1 L'approccio degli stock e la cash capital position
5.3.2 L'approccio dei flussi di cassa o mismatch-based
5.3.3 L'approccio ibrido
5.4 Il trattamento delle poste a scadenza indeterminata
5.4.1 L'approccio del portafoglio di replica
5.4.2 L'approccio basato sulla teoria delle opzioni (Option Adjusted Spread, OAS)
5.5 Scenario e stress analysis
5.6 Aspetti organizzativi
Appendice. Motivazioni degli scambi e dinamica dei prezzi
Bibliografia
Approfondimento 9 ' Un'esperienza di gestione del funding risk
1. Le cause del rischio di liquidità


2. I presidi organizzativi della liquidità


3. Liquidità: un fattore cardine nella programmazione strategica


4. Policies di gestione del rischio di liquidità


5. La gestione della liquidità di un gruppo bancario e il costo della liquidità infra-gruppo
Approfondimento 10 ' Rischio di liquidità e piani di gestione delle crisi
1. Il rischio di liquidità


2. Liquidità a breve termine


3. Liquidità strutturale


4. La liquidità nei gruppi bancari


5. Stress testing e contingency plans
6. La risk aggregation
6.1 Premessa
6.2 La definizione di una misura di rischio condivisa per tutte le business unit e le tipologie di rischio
6.2.1 Quale misura di rischio?
6.2.2 Quali tipologie di rischio?
6.2.3 Aggregazione per business unit o per tipologia di rischio?
6.3 L'armonizzazione delle misure di rischio
6.3.1 L'armonizzazione dell'orizzonte temporale
6.3.2 L'armonizzazione dell'intervallo di confidenza
6.3.3 L'armonizzazione della nozione di capitale considerata
6.4 La risk aggregation: metodologie alternative
6.5 La stima dei parametri
6.6 La disclosure sulle stime di capitale economico aggregato nei bilanci di alcune grandi banche internazionali
Bibliografia
Approfondimento 11 ' Aggregazione del capitale e diversificazione: il caso di Fortis
1. Perché aggregare i rischi in Fortis?
2. L'aggregazione del capitale in Fortis
3. Tecniche di aggregazione alternative
4. Alcune applicazioni degli approcci alternativi
5. Riconoscimento della diversificazione da parte delle autorità
6. Conclusioni e spunti di riflessione
Bibliografia
7. Allocazione e rendicontazione del capitale: implicazioni organizzative e operative per le banche
7.1 Premessa
7.1.1 Le ragioni dell'impiego di modelli di value-based performance management e la conseguente necessità di allocare il capitale alle diverse unità di business
7.1.2 Lo sviluppo tecnologico come fattore abilitante
7.2 Prerequisiti e vincoli per l'implementazione di un processo di active balance sheet management
7.3 Il processo di Active Balance Sheet Management
7.3.1 Capital planning
7.3.2 Capital budgeting
7.3.3 Capital monitoring
7.3.4 Capital optimisation/generation e capital execution
7.4 Ruoli e responsabilità: le possibili opzioni di struttura e competenze organizzative
7.5 L'implementazione di un processo di capital management: attività, avviamento organizzativo e aspetti critici
Approfondimento 12 ' Il processo di allocazione e gestione del capitale in UniCredit Group
Intervento di Elio Berti
1. Introduzione e definizioni
2. La definizione degli obiettivi di creazione di valore attraverso l'allocazione del capitale nei processi di pianificazione e controllo
3. La determinazione del Ke
4. Il processo di gestione strategica del capitale
Approfondimento 13 ' L'allocazione del capitale e la valutazione delle unità operative
1. L'allocazione del capitale e il concetto di capitale diversificato
2. Diversi approcci al calcolo del capitale diversificato
3. Capitale allocato e capitale assorbito
4. RAROC ex ante ed ex post
Bibliografia
8. Il Secondo Pilastro come strumento di change management
8.1 Premessa
8.2 Il modello organizzativo
8.2.1 Il contesto regolamentare
8.2.2 Le interrelazioni dell'ICAAP con i modelli di capital management nel contesto di mercato
8.2.3 Un framework di governance dell'ICAAP coerente con i modelli di capital management evoluti
8.3 L'impatto organizzativo del Secondo Pilastro
8.3.1 Principali impatti sui processi strategici
8.3.2 Principali impatti sui processi direzionali
8.3.3 Principali impatti sui processi 'core'
8.3.4 Principali impatti sui processi di supporto
8.4 Il percorso evolutivo
8.5 Conclusioni
Approfondimento 14 ' Definizione e validazione dell'ICAAP per una banca multinazionale
1. Analisi del contesto e risposte di UniCredit
2. La struttura dell'ICAAP
2.1 Definizione, perimetro e rischi
2.2 Misurazione dei rischi
2.3 Pianificazione del capitale e utilizzo del capitale economico
2.4 Controllo e reporting
2.4.1 Reporting interno
2.4.2 Reporting regolamentare
3. Risk governance
3.1 Risk governance di capogruppo
3.2 Ruoli capogruppo, subholding e società
4. La validazione dell'ICAAP
Approfondimento 15 ' La pianificazione patrimoniale risk-based
1. Rischi, capitale e pianificazione patrimoniale


2. Il Secondo Pilastro di Basilea 2


3. Le disposizioni della Banca d'Italia in materia di pianificazione del capitale


4. Profili applicativi


Bibliografia
9. I risultati della ricerca e le prospettive future
9.1 Premessa
9.2 I principali spunti emersi dalla ricerca
9.3 Le principali sfide aperte per il futuro
9.3.1 Le sfide tecniche e metodologiche
9.3.2 Le sfide organizzative e dei processi
Bibliografia
Approfondimento 16 ' Evoluzione del capital management
1. Premessa
2. La pianificazione strategica del capitale
3. La gestione dinamica dell'attivo e del passivo per l'ottimizzazione del profilo rischio-rendimento
4. Alcuni strumenti
5. I fattori critici di successo
Approfondimento 17 ' Il processo di capital management: implicazioni organizzative e strategiche. Il caso di una media banca
1. Il ruolo assegnato al processo di capital management
2. L'approccio strategico organizzativo all'ICAAP per Banca Popolare di Vicenza
3. Il processo organizzativo ICAAP per una banca di medie dimensioni
Approfondimento 18 ' Lo stato dell'arte dell'implementazione del Secondo Pilastro in Italia
1. La survey sull'implementazione del Secondo Pilastro
2. Il gruppo interbancario ABI
Bibliografia