Fondi pensione: istruzioni per l'uso


di: Giuliano Cazzola

Editore
Edibank
Anno
2008
Pagine
170
ISBN
978-88-449-0397-8
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 20,00
IVA esclusa 22%

Presentazione

Dall'approvazione della riforma Maroni (legge delega n. 243/2004) molta acqua è passata sotto i ponti per quanto riguarda il sistema pensionistico italiano e in particolare il settore della previdenza complementare. Le rilevanti novità contenute nella legge - modalità tacite di conferimento del Tfr maturando ai fondi pensione; equiparazione tra forme pensionistiche complementari; rimozione dei vincoli per il trasferimento delle posizioni individuali; agevolazione della deducibilità della contribuzione alle forme pensionistiche complementari e più favorevole tassazione delle stesse - hanno dato vita ad ampi dibattiti e a successivi provvedimenti normativi culminati nel d.lgs n. 252/2005 di attuazione della legge delega (ad esclusione dei dipendenti pubblici) e nella legge n. 247/2007, con la quale ha preso avvio la nuova previdenza complementare per il settore privato.
Il volume, idealmente collegato alle precedenti edizioni della fortunata Guida ai fondi pensione ma autonomo per il suo accentuato taglio informativo e divulgativo, dà conto di una materia composita e in continua evoluzione tracciandone l'evoluzione sociale, politica e normativa, mostrando utili comparazioni con le esperienze europee e internazionali e fornendo vere e proprie «istruzioni per l'uso», basate su un solido apparato di dati provenienti dall'Inps e dalla Covip.
Giuliano Cazzola è stato per trent'anni uno dei protagonisti del sindacalismo italiano. Ha ricoperto numerosi incarichi presso istituzioni pubbliche in qualità di esperto in materia previdenziale, svolge un'intensa e qualificata attività pubblicistica per varie testate quotidiane e periodiche nazionali ed è autore di diverse pubblicazioni legate ai temi della sicurezza sociale. Nell'aprile del 2008 è stato eletto alla Camera dei Deputati, in cui è attualmente vicepresidente della Commissione Lavoro.
Daniele Cirioli ha insegnato all'Università di Cassino ed è dottorando di ricerca alla Scuola internazionale in Diritto delle relazioni di lavoro, Adapt e Fondazione Marco Biagi dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Inoltre è membro della Commissione per gli esami di profitto nella disciplina Diritto della previdenza sociale all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

Con la collaborazione di
PRESENTAZIONE
INTRODUZIONE
1. Perché un secondo pilastro
2. Lo scenario europeo e italiano
2.1 La sfida demografica
2.2 I nuovi paesi entrati a far parte dell'Unione
2.3 Le riforme previdenziali degli anni Novanta in Italia: aspetti positivi e limiti
2.3.1 La svolta sotto il segno della crisi
2.3.2 La riforma Dini: la svolta e gli aggiustamenti successivi (legge n. 335/1995)
2.3.3 Le correzioni introdotte dal governo Prodi (legge n. 449/1997) a integrazione della riforma
3. I problemi della separazione tra previdenza e assistenza
4. Perché in Italia era necessario completare e correggere le riforme
5. La legge delega n. 243/2004
5.1 Le modifiche
6. I principali aspetti della riforma del 2004
6.1 La nuova disciplina della totalizzazione
6.2 Gli effetti economici
6.3 Le polemiche sullo scalone
7. La legge Damiano-Padoa Schioppa
7.1 Il decreto attuativo
8. I problemi aperti
Parte prima
1 I PROFILI DEI FONDI PENSIONE
1.1 Istruzioni per l'uso
1.2 I diritti degli iscritti a un fondo pensione
2 PRINCIPI GENERALI
2.1 I concetti fondamentali
2.2 Il fondo pensione
2.3 I destinatari
2.4 Le fonti istitutive
2.5 L'autorizzazione della COVIP
2.6 I fondi chiusi
2.7 Fondi pensione preesistenti
2.8 Fondi pensione aperti
2.9 Assicurazione sulla vita con finalità previdenziali
2.10 Il fondo pensione INPS
2.11 Regimi dei fondi
2.12 La gestione dei fondi
2.13 L'organismo di vigilanza
2.14 Gestione delle risorse
2.15 Le prestazioni
2.16 I requisiti della pensione
2.17 La liquidazione delle prestazioni
2.18 Il riscatto
2.19 Le anticipazioni
2.20 Reversibilità delle prestazioni
2.21 Vicende delle contribuzioni e delle prestazioni
2.22 Il passaggio dai regimi integrativi
ai sistemi di previdenza complementare
2.23 Il finanziamento dei fondi
2.24 La portabilità
2.25 La leva fiscale
2.26 Il conferimento del Tfr
2.27 Il regime del prelievo obbligatorio
3 LA NUOVA DISCIPLINA FISCALE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: I PRINCIPALI CAMBIAMENTI
4 ALTRE DISPOSIZIONI
4.1 La disciplina del trattamento di fine rapporto (legge n. 297/82)
4.2 La vigilanza
4.3 Le vicende del fondo pensione
5 LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DEI DIPENDENTI PUBBLICI
5.1 Questioni aperte
5.2 La scelta praticabile
Parte seconda
1 L'ISTANTANEA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA: DATI DI SETTORE
2 IL CASO DEL FONDO DI TESORERIA
3 LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER GENERE ED ETÀ
4 ANALISI SINTETICA DEL SISTEMA PENSIONISTICO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI
4.1 La situazione nei paesi dell'Unione europea
APPENDICE - LE PRINCIPALI DIRETTIVE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE