Il 2024 è l’anno dell’educazione finanziaria


02-10-2024

La Legge Capitali del 5 marzo 2024, n. 21, stabilisce un obiettivo ben specifico: favorire la competitività nel mercato dei capitali e l’accesso delle società al mercato stesso e tra i numerosi provvedimenti l’articolo 25 riguarda l’introduzione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici.
Il provvedimento è pensato con l’obiettivo di promuovere una maggiore partecipazione ai mercati dei capitali italiani sia da parte degli investitori professionali sia da parte dei piccoli risparmiatori, tanto che la stessa Banca d’Italia specifica come questa misura tenda a indirizzare il risparmio privato verso le imprese, assicurando al contempo i presidi a tutela degli investitori. Tutto ciò in un contesto globale in cui ogni persona ha radicalmente cambiato i propri parametri di riferimento rispetto al denaro: basta pensare alla velocità di scambio e di circolazione o alla componente tecnologica che ha democraticizzato la gestione dei propri soldi, innalzando il margine di autonomia personale e, di conseguenza, le responsabilità del singolo. Da notare che, all’aumentare della possibilità di agire senza intermediazione, non corrisponde un paritetico aumento della competenza e della conoscenza degli strumenti in termini di protezione, rendendo di fatto centrale l’educazione finanziaria come prima forma di tutela per operare in modo consapevole. Ne parlano sul n.4/2024 di MK Igor Lazzaroni e Monica Rivelli di FEduF.

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