Bancaria n. 7-8/2005


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2005
Pagine
88
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Il ruolo delle banche italiane nella ripresa dell'economia
L'economia italiana soffre di una crisi di crescita dovuta a una serie di ragioni strutturali. Le banche sono cruciali per aiutare la ristrutturazione delle imprese, promuovere l'apertura del capitale, aumentare la dimensione e patrimonio, favorire la mobilitazione della ricchezza a scopi produttivi. Una funzione di "intelligenza" e di innovazione.
La congiuntura e le banche
La situazione strutturale dei conti pubblici richiede continui interventi correttivi che rischiano di determinare distorsioni nella gestione delle risorse e sul costo del debito. È importante che nel nuovo Dpef, il Governo e il Parlamento definiscano interventi in grado di ridurre l'incidenza delle spese correnti sul prodotto, di accrescere gli investimenti pubblici, di ridurre il carico fiscale sulle imprese. D'altro canto occorrono anche interventi finalizzati ad aumentare la competitività dell'industria italiana e a ridurre la fragilità del nostro sistema produttivo. In questo contesto le banche stanno assicurando un'ampia disponibilità di credito alle imprese e alle famiglie, trasmettendo loro parte dei guadagni di efficienza attraverso tassi più favorevoli sui depositi e sui prestiti.
Relazione del Presidente all'Assemblea dell'ABI
Infrastrutture, patrimonio pubblico e Alm per il rilancio dell'economia italiana
Le sfide di un project finance infrastrutturale e di un Asset and liabilities management integrato del patrimonio dello Stato implicano un'agenda per i decision maker pubblici e privati fitta di appuntamenti, di azioni da realizzare e di responsabilità rispetto al raggiungimento dei target. Alle banche si aprirebbero nuove opportunità per confermare il contributo alla crescita attraverso l'interazione tra soggetti pubblici e privati e il supporto all'innovazione finanziaria, alla qualità nella strutturazione delle operazioni e all'execution da parte degli operatori privati.
L'analisi macroprudenziale nella valutazione della stabilità del sistema finanziario
Gli sviluppi dell'economia e della finanza internazionale negli ultimi anni hanno orientato l'azione delle autorità di vigilanza verso un rafforzamento della tutela della stabilità finanziaria. Gli strumenti microprudenziali per il controllo dell'adeguatezza patrimoniale e della rischiosità degli intermediari possono essere validamente integrati da tecniche di analisi macroprudenziali, di analisi comparata delle strutture finanziarie, di early warning.
La tassazione dei redditi diversi di natura finanziaria
La nuova disciplina dei redditi diversi non ha ritoccato l'ambito soggettivo di coloro per cui essa trova ingresso ma ha apportato significative modifiche alla tassazione delle plusvalenze realizzate su partecipazioni societarie qualificate. Per queste ultime, infatti, resta in vigore la definizione previgente ma viene introdotto il principio di inclusione parziale nell'imponibile.Vengono poi definiti i criteri con cui distinguere la natura della partecipazione - qualificata o non qualificata - con riguardo alle nuove tipologie di azioni e strumenti finanziari definiti con la riforma del diritto societario.
La governance delle banche fra Banca centrale europea e banche centrali nazionali
La governance delle banche è, sia a livello europeo che italiano, uno degli oggetti privilegiati della vigilanza ed è definibile come una problematica multilateral oltre che multilevel, per i molteplici interessi, soggetti e dimensioni che coinvolge. Sul piano delle autorità di riferimento, si pone, quindi, il problema del rapporto e della necessaria collaborazione delle istituzioni europee e nazionali.
Balanced scorecard, strategia e controllo per la banca multicanale
La multicanalità sembra essere il modello di riferimento per la realtà bancaria del prossimo futuro: le banche dovranno, pertanto,muoversi verso nuove logiche distributive che non escludono lo sportello, ma ne modificano il ruolo, facendolo assurgere a elemento di differenziazione rispetto ai soggetti operanti, al contrario, esclusivamente attraverso i canali virtuali.
Gli hedge funds nel Regno Unito: evoluzione e aspetti di regolazione e di vigilanza
Londra costituisce, in termini relativi, il maggior centro finanziario mondiale per la gestione degli hedge funds. Il suo predominio è motivato da forte expertise locale, prossimità ai clienti, un'industria di gestioni patrimoniali particolarmente solida e un favorevole ambiente regolatorio. Lo sviluppo degli hedge funds ha avuto un considerevole impatto sul settore bancario assorbendone molte professionalità e obbligando le banche a inventare nuovi ruoli per se stesse come platform providers, prime brokers, capital introducers.
L'evoluzione delle forme di previdenza complementare nelle banche italiane
Il monitoraggio che l'ABI realizza annualmente fornisce il quadro dell'evoluzione delle forme di previdenza complementare nel settore del credito italiano, al fine di verificare la copertura pensionistica del personale occupato. Dai dati della nuova rilevazione è emerso che, al 2003, il 98,3% delle aziende censite realizza la tutela pensionistica dei propri dipendenti attraverso forme complementari. La tipologia di fondo prevalente è quella del fondo chiuso, che riguarda il 71,2% dei trattamenti rilevati a fronte del 28,8% dei fondi aperti. Si comincia a delineare una copertura previdenziale, nelle forme complementari, anche per rapporti di lavoro diversi da quello tradizionale a tempo pieno.
Economia e diritto per produrre norme efficaci ed efficienti
In allegato
Rapporto ABI sui mercati finanziari e creditizi (Giugno 2005)