Bancaria n. 6/2005


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2005
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Credito, debito e capitale: innovazione senza frontiere, tra finanza e assicurazione
I mercati, le strategie e i prodotti di trasferimento del rischio, potenzialmente in grado di apportare importanti benefici ai mercati finanziari e all'economia reale, se mal interpretati rischiano di esacerbare il rischio sistemico insito in economie avanzate, globali e interdipendenti. L'unbundling del credito e l'open architecture dello stato patrimoniale delle imprese dell'industria finanziaria, banche o assicurazioni, si presenta infatti ricco di discontinuità strutturali.
Dal controllo dei costi e dei rischi e dall'aumento del credito emergono banche più efficienti e competitive
Le banche italiane hanno puntato a sostenere un ciclo congiunturale debole, accrescendo il credito a medio e lungo termine alle imprese e alle famiglie. L'attento controllo dei costi (+1%) ha consentito un progresso della redditività lorda (+1,5%) e netta (+54%),mentre le rigorose politiche di risk management avviate da un decennio hanno permesso di contenere le sofferenze nonostante la congiuntura negativa e di ridurre rettifiche e accantonamenti.
Global compact e responsabilità sociale per una globalizzazione più equa
Accogliendo l'appello del Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan e, in generale, il significato dell'iniziativa Global Compact, l'Italia ha sostenuto il decollo di un progetto mirato a incoraggiare l'adesione delle imprese - chiedendo all'Ilo di facilitarne l'esecuzione - e il rispetto della Dichiarazione Tripartita di Principi sulle Imprese Multinazionali e delle Linee guida dell'Ocse per le Multinazionali, in quanto strumenti essenziali in materia di responsabilità sociale delle imprese.Tale iniziativa, che si coordina con quella dei ministeri del Welfare e delle Attività Produttive, ha già ottenuto positivi risultati grazie al sostegno di numerose associazioni imprenditoriali, tra cui l'ABI, e delle organizzazioni sindacali.
L'applicazione delle norme sulla thin capitalisation
La disciplina sul contrasto all'utilizzo fiscale della sottocapitalizzazione è per il contribuente di difficile applicazione e poco interessante per l'erario in termini di gettito. Il mantenimento del prelievo aggiuntivo del 20% desta non poche perplessità in quanto, trovando ingresso solo al momento della percezione del provento o dell'estinzione del rapporto, la sua applicazione non risulta coerente con una logica di semplificazione e snellimento degli adempimenti del contribuente.
Consumer credit 2005. Credito per la crescita: la risposta efficace alle esigenze delle famiglie
Il 21 e 22 marzo 2005 si è svolta la terza edizione del Convegno Consumer Credit - Credito per la crescita: la risposta efficace alle esigenze delle famiglie, organizzato dall'ABI e da Bancaria Editrice in collaborazione con Assofin. Il credito al consumo al credito al consumatore. Gli impatti della regolamentazione europea e nazionale sul mercato.
Il credito al consumo al credito al consumatore. Gli impatti della regolamentazione europea e nazionale sul mercato
A quasi vent'anni dall'emanazione della prima direttiva comunitaria in materia di credito al consumo molte sono state le novità, sia comunitarie che nazionali, dello scenario normativo. Una per tutte: ora non si parla più di credito al consumo ma di credito al consumatore. Il settore bancario si è fortemente attivato per migliorare prodotti, servizi e modalità di offerta in modo che rispondessero efficacemente all'espansione del mercato nel quadro di un adeguato bilanciamento degli interessi di tutti gli stakeholder coinvolti.
La valorizzazione delle informazioni creditizie attraverso la nuova generazione di modelli di Credit Bureau Scoring
Con l'entrata in vigore del Codice deontologico per i sistemi di informazioni creditizie si pone fine a ogni ambiguità interpretativa sulle modalità con cui operano in Italia tali sistemi e a ogni strumentalizzazione circa il loro ruolo fondamentale di tali sistemi per l'allargamento della disponibilità di credito in favore delle famiglie consumatrici e produttrici.
La funzione compliance nelle banche medio-piccole: come organizzarla e inquadrarla
Sotto il profilo dell'organizzazione e delle responsabilità della funzione compliance, non esiste una soluzione migliore in assoluto: l'approccio che meglio si adatta alla singola banca dipende da numerosi e svariati fattori, quali la dimensione, il suo livello di sofisticazione, la natura e l'estensione geografica delle attività. Qualunque sia la soluzione organizzativa scelta, condizione necessaria a garantire l'efficacia dell'unità titolare della funzione compliance è la sua indipendenza dalle attività di business. Nell'ipotesi in cui la funzione sia esternalizzata, l'attività deve essere sottoposta alla responsabilità e alla supervisione di un soggetto dipendente dalla banca.
"Il ""sistema"" banca-impresa minore. Diagnosi di una relazione a doppio vincolo"
Indagando sulla relazione bancaimpresa minore sulla base del modello di impresa cognitiva, e delle analisi della Scuola di Palo Alto, emerge un modello interattivo patologico soggetto a vincoli che, comunque, non possono essere cambiati dall'interno. Occorre operare dal di fuori del sistema per stabilire un nuovo assetto di regole in grado di provocare un cambiamento nel governo del sistema stesso. Basilea 2 potrebbe rappresentare l'occasione storica per allestire condizioni nuove per la ridefinizione della relazione banca-impresa minore.
Le implicazioni organizzative della gestione dei rischi operativi in banca: analisi di un campione
Il trattamento dei rischi operativi e il loro inserimento all'interno del risk management delle banche presentano numerose aree di criticità, che il confronto tra la proposta normativa di Basilea 2 e le pratiche operative in uso non hanno ancora risolto in via definitiva.Al momento, l'operational risk management si configura come una tematica in continua evoluzione, che presuppone una ricerca dell'efficienza nelle attività di gestione dei rischi.
Scenari attuali e futuri del Private banking
La nuova edizione di una ricerca internazionale, costruita attraverso il contributo di 96 società di Private banking di 12 primarie piazze europee e, per la prima volta, di un importante numero di clienti con un patrimonio fra 1 e 10 milioni di euro, fa emergere i due temi chiave, che costituiranno le priorità per il top management: una migliore conoscenza della propria clientela e la crescita del revenue. Oltre a questi due aspetti le società di Private banking nel breve termine dovranno migliorare la flessibilità e l'efficienza delle strutture operative, anche per fronteggiare nel migliore dei modi i continui cambiamenti normativi e l'evoluzione di servizi e prodotti.
Tempi di lavoro tra legge e autonomia sindacale
La disciplina che regola orari e tempi di lavoro, contenuta nei d.lgs. n. 66/2003 e n. 213/2004, ha profondamente innovato l'ordinamento previgente. Per ciò che riguarda, in particolare, l'aspetto relativo al ruolo e agli spazi che il legislatore ha assegnato alle parti negoziali e alla contrattazione collettiva, la nuova normativa non può non essere letta secondo le logiche che hanno ispirato sinora la contrattazione collettiva nei diversi comparti. Il contratto collettivo nazionale deve, insostituibilmente, mantenere un ruolo di definizione e di individuazione delle strategie cui le parti aziendali potranno solo adeguarsi, sia pure in funzione di adattamento delle regole fissate a livello centrale a quelle che sono le specificità delle singole imprese.
In allegato
Rapporto ABI sui mercati finanziari e creditizi (Maggio 2005)