Bancaria n. 5/2000


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2000
Pagine
95
ISBN
0005-46-23
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Presentazione

Un contratto per cambiare
Il Ccnl dell'11 luglio 1999 rappresenta il punto di partenza che può consentire alle banche italiane di affrontare i concorrenti europei, riducendo il pesante divario evidenziato dal Rapporto ABI su retribuzioni e costo del lavoro. Ora spetta alle banche cogliere le nuove opportunità per ripensare profondamente l'organizzazione interna.
La revisione della disciplina sui requisiti minimi di capitale, la posizione delle banche italiane
ABI


L`intenso dibattito sulle proposte di Basilea che si è sviluppato negli ultimi mesi nel sistema bancario italiano si è concretizzato in questo position paper elaborato dall`ABI. In esso vengono formulati numerosi suggerimenti che tengono conto della realtà specifica e delle esigenze delle banche italiane.
Il contratto di factoring, la legge n. 52/1991 e il fallimento
La disciplina introdotta dalla legge n. 52/91 sul factoring in materia di fallimento del cedente o del ceduto tende a creare una sorta di cessione di credito per cosi dire «blindata», impedendo lo scioglimento del factoring per effetto del fallimento, e capace di prevalere, anche in deroga all'art 1265 c.c., su qualsiasi altro avente diritto.

La portata innovativa della legge sembra d'altra parte confermata anche dalla giurisprudenza che si è attestata sempre più su posizioni che tendono a riconoscere la specificità delle problematiche connesse ai contratti di factoring.
L'allocazione del capitale per aree di business: redditività, rischi e creazione di valore nelle banche italiane
Il profondo ridisegno delle strategie dei gruppi bancari, volto a creare valore, rende necessario un cambiamento radicale nella misurazione della profittabilità e dei rischi. Su questo tema Bancaria apre un dibattito, ospitando nelle pagine che seguono alcuni interventi, frutto di un gruppo di lavoro interbancario, costituito nell'ambito della Commissione tecnica per le ricerche e le analisi dell'ABI.
Il processo di allocazione del capitale e gli impatti sulla pianificazione e il controllo di gestione
L'obiettivo di creare valore per l'azionista e di una redditività del capitale adeguata ai rischi assunti richiede un profondo cambiamento dei sistemi di gestione e di misurazione delle performance bancarie. Solo misure sofisticate di rischio, capitale e valore riferite a ciascuna area di business della banca potranno fornire valide indicazioni al management e agli azionisti.
L'allocazione del capitale in una banca multi-specialist
Negli ultimi anni il Sanpaolo Imi ha elaborato una strategia e una struttura divisionale di banca multi-specialist, basata su sei aree di affari e un corporate centre. È quindi necessario allocare il capitale, monitorare i rischi, le performance e il valore creato da ciascuna area per sfruttare al massimo le potenzialità di questo modello organizzativo.
Aree di affari e allocazione del capitale
Le nuove strategie disegnate dalla Bnl si sono accompagnate a una riflessione sulle metodologie di allocazione del capitale, in particolare tra le tecniche basate sulla volatilità degli utili o degli asset, e sui problemi di acquisizione delle informazioni per la costruzione del modello di riferimento. Da ciò è scaturita la definizione delle aree di business su cui allocare il capitale, privilegiando a seconda dei casi la dimensione prodotto o la dimensione cliente.
Etica, attività bancaria e clientela marginale: un'analisi economico-aziendale
Le banche hanno in sé un orientamento etico se guidate dalla soddisfazione degli interessi del soggetto economico, propriamente costituito e rappresentativo dell'istituto, per il conseguimento del bene comune.

La banca etica o alternativa costituisce dunque un'applicazione particolare, non unica, dei concetti più generali riferibili alle banche
la sua intensità etica deriva, più che dalle scelte di investimento, dalle modalità di definizione e conseguimento degli obiettivi istituzionali.
Carte di plastica mercato di nicchia o di massa?
La carta di plastica, che per parecchio tempo è stata unicamente di credito, si è affermata, negli ultimi anni, come uno strumento di pagamento sempre più di massa, grazie a un cambiamento sostanziale del mercato, sia sul fronte della domanda che dell'offerta. Sotto il primo profilo si è registrato un aumento dei possessori di carte di pagamento tra i soggetti bancarizzati, con una diffusione maggiore al Nord e al Centro - soprattutto per il Pagobancomat - e una presenza molto elevata presso i soggetti con istruzione medio-alta. Sul fronte dell'offerta, determinante è stato il settore della grande distribuzione, che ha visto una forte crescita di punti vendita convenzionati, con una decisa prevalenza del Pagobancomat rispetto alle carte di credito.
La riforma della vigilanza del sistema bancario e finanziario inglese: il ruolo del Financial Services Authority
Entro il 2000 sarà completata la complessa riforma che attribuisce al Fsa la vigilanza sull'intero sistema finanziario, banche comprese, inglobando i nove organismi preesistenti. Ciò da un lato garantisce i vantaggi di una gestione integrata e senza conflitti, con una forte attenzione ai costi e ai benefici della regulation. Dall'altro lato, però, vi è il rischio di dover gestire obiettivi contrastanti, di subire pressioni politiche (il Board è interamente nominato dal Tesoro) e di scontare inefficienze organizzative.
Il nuovo assetto istituzionale del sistema bancario e i poteri delle autorità creditizie