Bancaria n. 5/1999


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
1999
Pagine
111
ISBN
0005-46-23
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Presentazione

Obiettivi di trasparenza e costi della quotazione
Da anni, l' ABI è in prima fila nel proporre interventi per migliorare la liquidità delle obbligazioni bancarie e per ridurre i costi della loro quotazione, che rappresentano il maggiore ostacolo alla negoziazione sui mercati. Con la comunicazione del 24 dicembre 1998, la Consob ha identificato una nuova strada verso la trasparenza, quella dei «sistemi di scambi organizzati», che apre nuove prospettive e opportunità.
L'organizzazione dei mercati nel Testo Unico della finanza e la trasparenza sui mercati non regolamentati
La crescita, la trasparenza e l' efficienza del mercato finanziario italiano, favorite in questi anni dall' obbligo di concentrazione in borsa degli scambi di titoli quotati, oggi possono beneficiare di un quadro regolamentare più avanzato e delle esperienze degli altri paesi. Essenziale è migliorare la qualità degli scambi sui mercati non regolamentati (in particolare per le obbligazioni bancarie), favorendo la nascita di circuiti organizzati promossi dalle stesse banche.
Le banche e i sistemi di scambi organizzati
Le banche italiane sono già sottoposte a un complesso di norme che regolano da un lato gli emittenti, dall' altro i negoziatori di titoli sui mercati regolamentati e non. Ad esse si aggiungono ora nuove disposizioni Consob che regolamentano di fatto gli scambi «allo sportello», in particolare di obbligazioni bancarie. Tali norme determinano un livello accettabile di informazione e di ufficialità agli scambi, nell' interesse degli investitori e degli intermediari. Tuttavia le disposizioni, nella loro genericità, non appaiono adattarsi all' intera realtà operativa degli sportelli bancari e rischiano di creare dubbi interpretativi e sovrapposizioni con altre norme.
Principi legislativi e regolamentazione: alcuni dubbi interpretativi
Le recenti disposizioni della Consob, che rendono definitiva la concentrazione degli scambi e impongono alle banche una complessa serie di adempimenti per le obbligazioni non quotate, contrastano con i principi ispiratori dettati dal legislatore nel Testo Unico della finanza. In particolare non appare raggiunto l' obiettivo di una maggiore tutela degli investitori, che potrebbe essere accresciuta con altri mezzi.
Scambi organizzati di strumenti finanziari: un'opportunità per il sistema bancario
La nuova tipologia di mercato, quella dei cosiddetti «scambi organizzati di strumenti finanziari», precisata dal Testo Unico della finanza e da un' apposita comunicazione Consob, cambia significativamente lo scenario delle negoziazioni di strumenti finanziari in Italia. In particolare va sottolineata l' opportunità che le bache italiane attivino con convinzione questa modalità di negoziazione dei propri titoli (azioni, obbligazioni, ecc.), sia per spuntare più favorevoli condizioni di emissione, sia a vantaggio dei propri clienti e azionisti.
Un modello di vigilanza consensuale sul sistema bancario: i vantaggi nella realtà italiana
L' esperienza italiana evidenzia che l' attuale sistema di controlli sulle banche è caratterizzato da elevati costi di agenzia, dovuti al mantenimento di elementi strutturali nel controllo del sistema. È quindi auspicabile un' evoluzione verso uno schema di vigilanza consensuale, in cui intermediari e autorità cooperino alla definizione degli obiettivi e delle norme, instaurando un meccanismo di controllo autogestito del sistema bancario. Questo schema prima potrà convivere con l' attuale vigilanza prudenziale, per poi affermarsi nel tempo con la verifica dell' esperienza.
Redditi di capitale: trattamento dei soggetti esclusi da Irpeg
L' interpretazione della disciplina concernente le ritenute sugli interessi e sui redditi di capitale, contenuta nell' articolo 14 della legge n. 28 del 1999, presenta ancora numerose incertezze, da chiarire con apposite precisazioni ministeriali, e non elimina i dubbi già esistenti in materia.
L'impresa in crisi: rischi e responsabilità delle banche
Il ruolo di «ago della bilancia» che le banche svolgono nel ciclo di vita di un' impresa può configurare, a carico delle banche stesse, ipotesi di responsabilità civile e penale per i comportamenti messi in atto sia nelle procedure di salvataggio delle imprese in crisi che in quelle fallimentari. Rispetto alle crescenti pressioni sulle banche esercitate dalle forze sociali e agli eccessi di zelo di alcuni magistrati, sono necessari, da un lato, un ripensamento della disciplina fallimentare per adeguarla all' evoluzione dei rapporti banca-impresa, dall' altro, una regolamentazione oculata delle convenzioni di salvataggio sulla base di alcuni esempi esteri.
I sette passi per massimizzare il valore della clientela
Insieme all' azione per crescere e acquisire nuova clientela, le banche possono, con sforzi limitati, migliorare la gestione della clientela esistente e l' organizzazione commerciale. Può quindi essere utile una metodologia che guida l' azienda bancaria, attraverso una serie di passaggi operativi, nella revisione dei processi commerciali con l' obiettivo di massimizzare il valore della clientela.
Le obbligazioni strutturate: tecniche di gestione e di pricing
Il crescente successo delle obbligazioni strutturate sul mercato italiano, in un contesto di calo dei tassi e accresciuta propensione al rischio dei risparmiatori, rende necessario alle banche dotarsi di conoscenze e software adeguati. Sarà così possibile ricondurre ciascun titolo alle sue componenti rischio/rendimento e verificarne il pricing, che, sulla base dei primi casi reali, pare garantire finora margini significativi.
Banche e cultura: si inaugura una nuova stagione di collaborazione
Le pagine ABI
L'ABI punta sulla formazione. E' nata ABIFormazione
Rapporto ABI sui mercati finanziari e creditizi
Maggio 1999